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Endoscopia

27 Ottobre 2016
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La tecnica dell’Endoscopia si avvale di particolari strumenti ottici, video e delle telecamere in miniatura, i quali permettono la visualizzazione di organi e del loro interno, che altrimenti sarebbero non visibili all’occhio del chirurgo. Un endoscopio rigido, non può essere piegato e non è flessibile come un gastroscopio oppure il broncoscopio, i quali vengono inseriti nell’esofago e nelle vie respiratorie rispettivamente e devono seguire il percorso anatomico del lume. L’endoscopio rigido esiste in diverse lunghezze e diametri fino ai più piccoli con pochi millimetri di diametro. Un endoscopio può essere introdotto negli orifizi naturali di una animale, come l’orecchio, il naso, la bocca, l’apparato uro-genitale, ed il retto. Questo permette una visualizzazione accurata ed anche il prelievo di materiale diagnostico mirato e preciso come nel caso delle biopsie, se necessario. L’endoscopio può essere inserito anche nella cavità addominale o nel torace previa introduzione transcutanea di una particolare guida. Questo avviene ovviamente rispettando la sterilità chirurgica e viene eseguito previa sedazione ed anestesia per non agitare l’animale inutilmente. L’Endoscopia rigida rappresenta un mezzo diagnostico di inestimabile valore e viene utilizzato anche nella chirurgia mini-invasiva a scopo terapeutico in medicina veterinaria, come anche in ortopedia veterinaria (artroscopia). Nella nostra struttura utilizziamo endoscopi rigidi delle di diverse misure, a partile da 2,7 mm di diametro fino a 10 mm di diametro, a secondo dell’intervento da eseguire e la mole del paziente. La tecnica è ancora poco diffusa in Italia, ma in Inghilterra, Germania e USA è entrata nello standard delle cliniche veterinarie specialistiche.

 

OTOSCOPIA

Consiste nell’inserimento di un minuscolo endoscopio nel canale auricolare dell’animale. L’immagine catturata da una telecamera viene ingrandita e visualizzata sul monitor. Con questa tecnica possiamo visualizzare l’interno del canale auricolare fino al timpano e valutare la presenza di un corpo estraneo (per esempio forasacco), la presenza di funghi ed acari o altre patologie esterno ed in alcuni casi anche dell’orecchio medio. In otoscopia si può eseguire un lavaggio accurato del canale auricolare ed asportare accuratamente il cerume per iniziare poi una terapia mirata come nel caso dell’otite cronica comune del cane e del gatto.

 

RINOSCOPIA

L’endoscopio di un diametro di 2,7 mm e di una lunghezza fino a 25 cm viene introdotto attraverso le narici e inserito seguendo i seni nasali, in modo da evidenziare nel dettaglio la mucosa nasale e tutte le strutture anatomiche interne come le coane in profondità. La rinoscopia risulta fondamentale per la diagnostica delle patologie del naso e delle alte vie respiratorie nel cane e gatto. Neoplasie (tumori) della cavità nasale, la rinite micotica, le rinite allergiche, ma anche la presenza di corpi estranei, come forasacchi o fili d’erba, possono essere diagnosticati ed affrontati con questo tipo di endoscopia rigida.

 

CISTOSCOPIA

La cistoscopia permette attraverso l’inserimento di un endoscopio fine di una lunghezza fino a 30 cm, l’esplorazione delle basse vie urinarie e la valutazione visiva dell’interno della vescica. Risulta essere un ottimo mezzo per la diagnosi di patologie del tratto urogenitale e riproduttivo nei cani e nei gatti. Anche per la valutazione delle cause dell’incontinenza urinaria nella cagna risulta di inestimabile valore insieme all’ecografia e uretro-cistografia.

 

RETTOSCOPIA

L’inserimento di un endoscopio per la rettoscopia o per la colonscopia è indicata in tutti i casi, nei quali si sospettano patologie a livello dell’ultimo tratto dell’intestino. Spesso il sangue nelle feci del cane o del gatto oppure la difficoltà di defecare, sono ragioni per le quali viene richiesto una rettoscopia o colonscopia. Durante questi esami si possono prelevare biopsie o asportare direttamente dei piccoli polipi.

 

LARINGOSCOPIA E TRACHEOSCOPIA

L’inserimento del’endoscopio nella cavità orale ci permette, grazie alla magnificazione dell’immagine a 10 X, di valutare la presenza di patologie laringee (soprattutto nelle razze brachicefaliche), faringee, del primo tratto della trachea ed in alcuni casi anche fino alla biforcazione bronchiale. Sono tutti esami che vengono fatti in giornata: l’animale viene messo in anestesia, con piano anestetico poco profondo (la delicatezza della diagnostica impone l’assoluta immobilità dell’animale), si procede all’esame e una volta sveglio viene riconsegnato al proprietario.

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